Chiarimenti sulla figura del protestato
Quando parliamo di prestiti e finanziamenti spesso abbiamo a che fare con terminologie tecniche complesse, che si riferiscono a una serie di riferimenti appartenenti a materie come economia e finanza. “Protestato” è tra questi: a chi non è mai capitato di sentirlo (magari riferito proprio alla sua persona)? Anche se non ci è nuovo come termine, probabilmente non conosciamo bene il suo significato. Scopriamolo quindi nelle prossime righe, o in maniera più approfondita su questo sito internet dedicato Guida Prestiti Protestati.
Si diventa protestati quando si emette un assegno – bancario o postale – ma non è coperto da beni liquidi. Succede la stessa cosa anche in caso di mancato pagamento di una cambiale, o di una o più rate di un mutuo o un prestito. Per cui si parla di protesto se il debitore non è in grado di onorare un qualsiasi tipo di pagamento. Prima che la cosa diventi ufficiale però ci sarà un lungo iter da seguire, che come ultima tappa vede la denuncia e l’iscrizione al Registro dei Protesti – istituito presso il CAI, ovvero Centrale Allarme Interbancaria. Qui sono archiviate tutte le informazioni che riguardano l’emissione di assegni e carte di credito.
Se vogliamo conferire al protesto una descrizione ancor più accurata e formale possiamo affermare che:
– Si tratta di un atto pubblico, che serve per accertare il mancato pagamento di un titolo di credito. Viene deliberato da quelli che vengono definiti ufficiali levatori (ossia notai, ufficiali giudiziari e aiutanti, segretari comunali, capi di Stanza di Compensazione della Banca d’Italia – presenti a Roma e Milano).
Una volta che si viene segnalati come protestati abbiamo ancora modo di sanare il debito, evitando così di esser registrati alla suddetta lista. Ovviamente se non facciamo alcun progresso per ottenere la riabilitazione, e la successiva cancellazione del Registro dei Protesti, resteremo iscritti in questa lista per un massimo di 5 anni. Al termine di questo tempo saremo cancellati automaticamente. Tutto ciò comporta non poche difficoltà al soggetto che volesse richiedere nuovamente credito a banche e finanziarie. Sono pochi infatti gli istituti di credito che concedono finanziamenti a queste persone, ed è bene avere delle garanzie solide.